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Aggiornato: 2 min 39 sec fa

Caporalato: a Gela nasce uno sportello di ascolto e orientamento legale

Sab, 04/13/2024 - 09:20

Oggi, sabato 13 aprile, alle ore 10, a Gela sarà inaugurato è uno sportello di ascolto e orientamento legale per combattere il caporalato.

Si tratta di uno dei presidi fissi previsto dal progetto InTRATTAabili, promosso da un ampio partenariato guidato da ARCI Basilicata, e di cui fanno parte anche ARCI Sicilia, l’Associazione i Girasoli di Mazzarino e il Comune di Pachino. Lo sportello si trova in via Maurizio Ascoli ed è gestito da ARCI Le Nuvole.

Il Circolo ARCI Le Nuvole” di Gela è un’associazione di promozione sociale che opera nel territorio di Gela per promuovere nuove forme di aggregazione tra le persone con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei cittadini di qualunque età, sesso o condizione sociale alla vita della comunità.

Luciana Carfì, presidente del Circolo ARCI Le Nuvole, ci ha parlato delle difficoltà che molte persone sono costrette ad affrontare in merito a condizioni lavorative non propriamente idonee. Non soltanto i migranti, ma anche tanti giovani e meno giovani che, pur di non abbandonare la propria terra natìa, si trovano costretti ad accettare proposte lavorative non propriamente ascrivibili all’ambito della legalità.

Se c’è una cosa che emerge forte è la grande solitudine delle famiglie che sono costrette ad affrontare da sole tutte le difficoltà sociali, abitative, lavorative. Si tratta spesso di persone isolate che vengono coinvolte in diverse attività, al fine di consentire loro di costruire legami, fare comunità ed evitare che ognuno si chiuda nelle proprie difficoltà. Così, attraverso l’associazione, possono in qualche modo trovare delle soluzioni ai loro problemi”, continua la Carfì.

L’inaugurazione dello sportello

Il progetto InTRATTAabili intende creare in Sicilia, Campania e Basilicata, un sistema integrato di transizione al lavoro dignitoso e di integrazione socio-economica per vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo impiegate nel settore agricolo e nell’ambito domestico e di cura alla persona.

Uno sportello fisso offrirà servizi di ascolto e orientamento legale, stabilendo la gravità della situazione di sfruttamento per decidere quali percorsi personalizzati attivare. Prevista anche la segnalazione attraverso il numero verde per titolari di protezione UNHCR, servizio gratuito nazionale gestito dal partner Arci APS, e l’attivazione di uno sportello donna.

Saranno realizzate anche attività di formazione, per operatori e beneficiari, su assessment sociale delle imprese del settore agri-food e supporto alle necessità pratiche di trasporto sicuro da e per i luoghi di lavoro e ricerca del lavoro.

Sarà inoltre favorita l’integrazione sociale e comunitaria dei beneficiari mediante attività sociali, ricreative e laboratoriali co-progettate.

Abbiamo fatto alcune domande in merito a questo bellissimo progetto a Giuseppe Montemagno, presidente di ARCI Sicilia.

Come nasce il partenariato Basilicata-Campania-Sicilia in merito alla questione del caporalato? Sono territori accomunati da percentuali simili in merito a questa tematica?

Il progetto InTRATTAbili si inserisce all’interno del lavoro costante che la rete associativa ARCI porta avanti in tutta Italia per tutelare i diritti delle persone meno garantite socialmente, migranti e non, lavoratrici e lavoratori spesso invisibili, sfruttati e costrette a vivere in condizioni di marginalità.  La scelta specifica di Basilicata, Campania e Sicilia è finalizzata a dare continuità ad una precedente esperienza progettuale (SIPLA Sud) in cui erano già state impegnati insieme alcuni dei partner di questo progetto. Sono territori dove il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento economico e sociale, soprattutto di persone straniere, è abbastanza diffuso in particolare nel settore agricolo ed in quello del lavoro domestico. Sono migliaia le persone impiegate in nero in alcune aree delle tre Regioni coinvolte, senza alcuna tutela, sottopagati e costrette a lavorare per molte ore in condizioni precarie. Non esistono cifre ufficiali, ma secondo una stima dell’ISTAT il lavoro irregolare in agricoltura è in costante crescita, raggiungendo percentuali superiori al 20%. Il progetto interviene in territori dove il lavoro agricolo stagionale e quello domestico è molto diffuso, come alcune aree delle provincie di Caserta, Potenza, Caltanissetta, Trapani e Siracusa.”

Ci sono dei dati che dimostrano che questo sia un problema del territorio? Quante persone sono in condizione di richiedere questo tipo di aiuto? Che platea un tale sportello può attivare e che impatto può generare? Perché proprio Gela?

Non esistono dati ufficiali ma negli ultimi anni, alcune operazioni delle forze dell’ordine hanno evidenziato come il fenomeno sia presente nelle campagne del nisseno e dell’agrigentino. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori, i lavoratori per paghe esigue erano impegnati per 8 ore di lavoro al giorno, costretti a lavorare in assenza di condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro. Si tratta di persone costrette ad accettare tali condizioni di sfruttamento poiché in stato di bisogno, senza dimenticare che i “caporali” sono spesso persone che non disdegnano l’uso della violenza per intimidire le proprie vittime o costringere al silenzio chi si ribella. Ricordo il sacrificio di Adnan Siddique, ucciso nel 2020 a Caltanissetta perché aveva avuto il coraggio di denunciare una vera e propria organizzazione criminale finalizzata al caporalato composta da pakistani e italiani.

Il progetto InTRATTAbili interviene proprio a sostegno di queste persone con l’obiettivo di creare e potenziare un sistema integrato di transizione al lavoro dignitoso ed all’integrazione socio-economica, socializzazione ed integrazione comunitaria per lavoratori e lavoratrici vittime o potenziali vittime di sfruttamento. La provincia di Caltanissetta è uno dei territori interessati dalle attività del progetto. L’attivazione dello sportello a Gela va ad integrare quello già esistente nel capoluogo per potenziare i servizi a disposizione del territorio. Lo sportello è a disposizione di chiunque abbia necessità di avere una consulenza legale o di avere informazioni sulle norme che tutelano l’accesso al mondo del lavoro. Fondamentale sarà anche la collaborazione con le Istituzioni, i sindacati, le associazioni e chiunque sia impegnato a promuovere la legalità ed il rispetto della dignità delle persone. Le Reti sociali sono determinanti per rispondere in maniera puntuale ai bisogni delle persone più fragili. Per questo, come ARCI, mettiamo a disposizione del territorio i nostri servizi e nello stesso tempo ci affidiamo alle competenze degli altri soggetti della rete per offrire una risposta più precisa e puntuale a chi chiede aiuto. La scelta di Gela è strategica anche perché al centro di una vasta area territoriale che comprende anche parti delle provincie di Ragusa ed Agrigento.”

In che modo gli utenti saranno supportati? Avranno un supporto legale, interagiranno con mediatori culturali e avranno anche un sostegno di tipo psicologico?

Lo sportello sarà accessibile in presenza ed anche telefonicamente. Sulla base delle esigenze manifestate, gli utenti potranno accedere gratuitamente ad un percorso di informazione ed orientamento ai servizi, identificazione e contrasto di situazioni di sfruttamento e la consulenza legale. Si tratta di servizi individualizzati che prevedono l’intervento di professionisti con competenze specifiche nel campo della tutela legale e della mediazione culturale. Non è previsto invece dal progetto il sostegno psicologico, ma nei casi in cui fosse necessario, saranno coinvolti altri servizi territoriali promossi dall’ARCI o dagli altri soggetti della Rete.”

Il binomio lavoro/immigrazione rappresenta una questione complessa: in che modo si andrà a combattere il lavoro in nero e a favorire una reale integrazione, viste anche le attuali politiche sociali in atto in merito alla figura del migrante?

Quando si parla dei diritti delle persone non ci può essere distinzione di nazionalità. Per questo lo sportello è accessibile a tutte le persone che intendono chiedere un aiuto. È chiaro che la condizione delle persone migranti è decisamente più complicata. Intanto perché devono fare i conti con una legislazione che non li agevola nella costruzione di un percorso di vita adeguato alle proprie aspettative. L’accesso al mondo del lavoro ed ai diritti di cittadinanza non è semplice ed è ulteriormente complicato da chi utilizza il tema delle migrazioni per speculazioni politiche. Eppure, gli studi e le statistiche sul mercato del lavoro continuano a sottolineare l’urgenza di politiche di accesso che favoriscano l’arrivo di lavoratori stranieri. Di pari passo, andrebbero definite strategie di politiche sociali e culturali che favoriscano l’integrazione dei nuovi cittadini per costruire comunità aperte alle diversità, con politiche abitative e di sviluppo locale che siano in grado di rispondere ai nuovi bisogni e prospettare un futuro per le nuove generazioni.

Proprio a partire da questo approccio, il progetto InTRATTAbili prevede accanto al supporto lavorativo anche la realizzazione di eventi, attività ricreative, culturali, la messa a disposizione di spazi per l’aggregazione libera, la co-progettazione con gruppi anche informali del territorio di attività ed eventi. L’obiettivo è quello di favorire la conoscenza reciproca tra persone, per permettere di oltrepassare la definizione a volte stigmatizzante di “sfruttato” per consentire alle persone migranti e alle comunità “ospitanti” di instaurare un autentico dialogo privo di vittimizzazioni ed impliciti rapporti di forza.”

Donne: oltre al sostegno in merito allo sfruttamento lavorativo, è previsto anche un supporto riguardante eventuali violenze esercitate sul posto di lavoro?

Per le donne nello specifico, il progetto prevede servizi di ascolto, assistenza, orientamento e contrasto allo sfruttamento e alle loro necessità pratiche e strategiche, determinati nei contenuti insieme alle stesse donne attraverso l’ascolto e l’identificazione dei bisogni. Attraverso l’ascolto le donne saranno aiutate a identificare situazioni di violenza di genere, anche sul posto di lavoro, e potranno essere orientate verso servizi dedicati quali centri antiviolenza e servizi sanitari e di supporto psicologico.”

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Il film “Lo Sbarco” arriva anche in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti

Gio, 04/04/2024 - 22:02

Dopo aver vinto a Parigi ed essere stato selezionato in una serie di Festival europei che si terranno nel corso del 2024, il film Lo Sbarco, regia di Iacopo Patierno, varca i confini del continente europeo e arriva in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti.

In Nuova Zelanda è entrato nella selezione ufficiale del NZ Web Fest che si svolgerà ad Auckland dall’1 all’11 novembre.

Il NZ Web Fest (Auckland, Nuova Zelanda) è stato creato da Keith Barclay e Fiona Powell nel 2015 per celebrare le serie web e i contenuti video online. Nel corso degli anni, il festival è progressivamente cresciuto di importanza ed è entrato a far parte della ristretta cerchia dei festival promotori della Web Series World Cup, che ha avuto nel 2022 tra i finalisti la nostra web serie Italia Sicilia Gela

Negli Stati Uniti “Lo Sbarco” è stato selezionato e proiettato a Los Angeles nell’ambito del Royal Chance Film Festival.

Il Royal Chance Film Festival, fondato da Leah “LQ” Queen, dice il sito del Festival, “è un evento annuale dedicato alla promozione degli artisti indipendenti e alla presentazione di contenuti cinematografici e televisivi che colpiscono le menti, i cuori e le anime dei creativi globali. Deciso nella sua convinzione che gli artisti indipendenti privi di significativi sostegni verso Hollywood meritino le stesse opportunità delle loro controparti mainstream.”

Il docufilm “Lo Sbarco”, realizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’operazione Husky, il nome in codice dato allo sbarco degli alleati in Sicilia, ha coinvolto le testimonianze di esperti, cittadini, testimoni dell’epoca e l’attiva partecipazione di studentesse e studenti dell’Istituto Morselli di Gela.

Sono felice che il film e il suo messaggio di pace arrivi anche nei Festival di altri continenti. Purtroppo, c’è chi continua a uccidere, penso che la pace sia ancora lontana e che tutti ci dobbiamo impegnare per essa” afferma il regista Iacopo Patierno.

“Lo Sbarco” segue un gruppo di studentesse e studenti in veste di esploratori della memoria e ricercatori di messaggi di pace. Si immergono nella città di Gela, in Sicilia, alla ricerca della memoria che conserva il tessuto cittadino riguardo all’operazione Husky, lo sbarco delle truppe alleate a Gela avvenuto il 10 luglio 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, un passaggio decisivo per la caduta del fascismo prima e del nazismo poi.

Attraverso le interviste effettuate a cittadine e cittadini, a testimoni dell’epoca, a esperti storici il film indaga il rapporto di quell’evento con i temi di pace e guerra; approfondisce l’impatto che la guerra ha avuto sulla città e sulle persone, sia a livello individuale che collettivo; riprende e registra ricordi e memorie preziosi.

Visitando i luoghi simbolo dei combattimenti nella piana di Gela e sul lungomare, gli esploratori della memoria provano ad immaginare come doveva essere vivere in quel contesto di guerra, impersonificano gli abitanti dell’epoca ed esprimono cosa potessero provare al momento dello sbarco.

Il film esamina anche come la memoria storica possa influenzare il futuro di una città e dei suoi abitanti, stimolare una riflessione sul tema della pace e della guerra al giorno d’oggi.

Quello che “Lo Sbarco” propone è un viaggio tra memoria storica e vita contemporanea; le strade e i molti luoghi nel perimetro adiacente alla città portano ancora i segni dei combattimenti del 1943. Le persone di Gela lo vivono come un evento lontano e ormai superato, irripetibile? Quali insegnamenti è possibile trovare da quell’evento al giorno d’oggi? È possibile trasmettere l’emozione e il senso di urgenza riguardo alla necessità di preservare la memoria storica e di lavorare per la pace?

“Lo Sbarco” è un film realizzato nell’ambito del progetto Gela Le Radici del Futuro, coordinato da Jacopo Fo e Bruno Patierno, con il sostegno di Eni e il patrocinio della città di Gela.

Per info:
[email protected]

E’ possibile seguire il progetto anche su Facebook, Instagram, YouTube.

 

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A Gela e Sciacca il convegno internazionale del Lions Città Murate

Mer, 03/27/2024 - 17:49

Dal 25 al 28 aprile, Gela e Sciacca ospiteranno il 20esimo Congresso Internazionale del Lions Città Murate. Un ottimo risultato perseguito e ottenuto anche grazie agli sforzi dell’ing Franco Butera, Vicepresidente internazionale della Fondazione, di origini Gelesi.

Si tratta di un momento importante, non solo per discutere sui metodi di preservazione delle città murate, ma anche un’iniziativa interessante per il rilancio dell’immagine della città. Si prevede, infatti, una imponente partecipazione di soci provenienti da San Marino, Malta, Francia ed Emirati Arabi.

Tanti saranno i professionisti presenti durante i 4 giorni del Congresso; Gela si è preparata ad accogliere personalità internazionali per un evento molto promettente per rilanciare il turismo nella città.

La storia della Fondazione Lions Città Murate

Nell’anno 2003, anziché andare alla ricerca di uno sterile gemellaggio destinato fatalmente all’usura del tempo, il presidente pro-tempore, Franco Ghio, propone al Club la creazione di una Associazione Internazionale che raggruppi i Clubs che vivono e lavorano in città ancora circondate da antiche mura allo scopo di promuovere la conoscenza reciproca fra le stesse, di studiarne la storia, e di proporre soluzioni ai problemi che la cinta muraria comporta, sia in fatto di vivibilità, che di viabilità oltreché di manutenzione e di illuminazione

E così, nel mese di giugno 2004, viene indetto a Lucca il 1° Congresso Internazionale al quale prendono parte i Clubs delle città di Avignone, Carcassonne, Malta, San Marino e Avila oltre, ovviamente, a Lucca.

Il successo è subito notevole poiché vi partecipano 110 delegati in rappresentanza di 7 Lions Club e di 5 nazioni europee. Tali Clubs costituiscono il gruppo storico dei soci fondatori dell’Associazione.

Quest’anno, il Convegno tratterà molti argomenti riguardanti l’archeologia, la storia e l’economia politica, attraverso interventi di vati esperti del settore, oltre a visite guidate all’area archeologica di Agrigento, alle mura di Gela e Sciacca, e ai musei presenti nelle città.

Il tutto, sarà accompagnato anche da un tasting di tutte le specialità enogastronomiche locali.

Franco Butera, Vicepresidente Internazionale della Fondazione, si dichiara molto soddisfatto di questo traguardo, considerando che Gela e Sciacca sono riuscite a ospitare il 20esimo Congresso su 260 club internazionali.

Consulta il programma completo al seguente link:

25-26-27-28 APRILE – XX CONGRESSO Gela e Sciacca (Sicilia) PROGRAMMA PLAN

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“Italia Sicilia Gela” approda su Amazon Prime Video

Lun, 03/18/2024 - 12:43

La piattaforma Amazon Prime ha scelto di distribuire a livello internazionale, al di fuori dell’Italia, la web serie Italia Sicilia Gela. Un nuovo successo per la web serie e una nuova opportunità per vederla per il pubblico internazionale.

In Italia Italia Sicilia Gela è visibile gratuitamente sul sito gelaleradicidelfuturo.it. Qui il link per vedere le tre stagioni

Italia Sicilia Gela Stagione 1

Italia Sicilia Gela Stagione 2

Italia Sicilia Gela Stagione 3

Realizzata con la regia di Iacopo Patierno e prodotta all’interno del progetto Gela Le Radici Del Futuro realizzato da Jacopo Fo srl  (Gruppo Atlantide), coordinamento di Jacopo Fo e di Bruno Patierno, con il sostegno di Eni e il patrocinio della città di Gela,

La webserie si è articolata nell’arco di 3 stagioni in 21 episodi, ciascuno dedicato alla storia di un cittadino di Gela: da Don Lino, parroco e fondatore della Casa della Misericordia per aiutare i più deboli, a Sandra, kitesurfer; da Silvia, esperta di immersioni subacquee, a Giuseppe, archeologo… Ognuno dei protagonisti della web serie offre uno sguardo diverso sulla città di Gela e ci aiuta a scoprirne meraviglie, difficoltà, prospettive…

Nella web serie Gela assurge a simbolo e metafora di una regione, la Sicilia, e di un Paese, l’Italia, in possesso di enormi potenzialità e di altrettanto grandi contraddizioni.

Italia Sicilia Gela, con 7 primi premi e 36 selezioni ufficiali in altrettanti festival internazionali è tutt’ora la web serie italiana che ha ricevuto più riconoscimenti. Nel 2022 Italia Sicilia Gela è stata anche selezionata tra le finaliste della “Web Series World Cup”. Dal 2015, anno di nascita della Web Series World Cup, è stata la prima volta per una web serie italiana.

Abbiamo chiesto al regista, Iacopo Patierno, a cosa attribuisce le ragioni di questo straordinario successo.

“Nel corso di questa esperienza – ci ha detto Iacopo – ho avuto modo di conoscere bellissime persone, ciascuna portatrice di storie di vita affascinanti, vissute con passione per la propria terra e il proprio lavoro, seppure spesso attraverso difficoltà e problemi. Credo che il successo della web serie sia dovuto al fatto che si avverte la verità: sono persone vere, di grande umanità, così come sono vere le loro storie. Ciò consente allo spettatore di immedesimarsi nei personaggi e nelle loro vite. La web serie restituisce una visione della città di Gela al di fuori dei soliti stereotipi, dando di essa una luce nuova. Non bisogna dimenticare poi che Gela a livello internazionale è una città molto conosciuta anche perché è stata teatro dello sbarco alleato durante la Seconda guerra mondiale e quindi anche per questo le storie che la riguardano sollevano attenzione e curiosità.”

Finora la web serie è stata vista nel mondo da oltre 2.600.000 spettatori.

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Da Gela a Tokyo e Milano: il brand “J’Essentia” di Jennifer Puzzo conquista il mercato internazionale della moda

Ven, 03/01/2024 - 16:49

Da Gela al mondo: il talento creativo della gelese Jennifer Puzzo, creatrice del brand J’Essentia, conquista il mercato della moda internazionale.

Artista, Designer e imprenditrice olistica, Francesca Jennifer Puzzo è una donna poliedrica che ha fatto della sua profonda curiosità per il noto e l’invisibile un vero e proprio viaggio alchemico.

La Sicilia, sua terra natìa, è stata punto di partenza e di ritorno dal mondo. Il viaggio parte da Gela, e prosegue prima a Milano e poi a Dublino, per poi proseguire in Sicilia dove l’artista nel 2020 fonda il suo luxury atelier J’ESSENTIA, con la missione di sublimare e diffondere la bellezza dell’arte, della natura e dell’anima attraverso la creazione di dipinti da indossare come accessori e abbigliamento, da vivere e “ascoltare” nelle proprie case o studi professionali, musei e gallerie internazionali, boutique hotel, saloni di bellezza e hairstyle, librerie e negozi esperienziali.

L’atelier alchemico olistico J’ESSENTIA s’ispira all’antica saggezza alchemica e mira a fornire una serie di strumenti per il benessere dell’anima: ogni oggetto, di design o di moda, ha una precisa funzione energetica e può essere utilizzato come strumento nel proprio percorso di crescita interiore.

 

Con il lancio dell’e-commerce e la presenza sui principali marketplaces internazionali, il concept dell’atelier J’ESSENTIA è divenuto una realtà di successo mondiale grazie alla vendita nei mercati esteri e alla presenza nei principali musei europei.

J’ESSENTIA CONQUISTA TOKYO E MILANO

Grazie alla sua unicità, in un incontro creativo tra qualità e arte, il brand di Jennifer Puzzo ha ottenuto vari riconoscimenti sui mercati internazionali.

Dal 6 all’8 febbraio, J’Essentia ha rappresentato l’eccellenza del Made in Italy a “MODA ITALIA E SHOES”, evento tenutosi a Tokyo dal 6 all’8 febbraio.

Durante questa iniziativa, è stata presentata la collezione Autunno-Inverno 24-25 di accessori, scarpe e abbigliamento donna e uomo. La collezione, ispirata al concetto della scacchiera e alle righe Black&White, si propone come una metafora di vita e di “art to wear”.

J’ESSENTIA ha partecipato anche alla Fashion Week di Milano in occasione di “WHITE Milano”. La manifestazione, tenutasi dal 22 al 25 febbraio presso Superstudio in Via Tortona, si è inserita nell’ambito del tema “Women…Magical Creatures”.

La collezione FW24-25 di J’ESSENTIA, intitolata “Geometrie Metaforiche in Bianco e Nero”, unisce in modo impeccabile Arte e Moda, trasformando la scacchiera in una sinfonia metaforica innovativa che intreccia l’estetica della vita con la profondità strategica degli scacchi.

Le linee Black&White, evocative di una scacchiera, narrano l’essenza della dualità e delle scelte, creando un’armoniosa fusione di tonalità contrastanti. Questa rappresentazione visiva suggerisce che la vita possa essere interpretata come un gioco strategico senza rinunciare alla profondità concettuale.

La palette cromatica classica, composta da bianco e nero, permea l’intera collezione, unendo l’essenza dell’artista alle tendenze contemporanee e comunicando un messaggio di modernità e minimalismo.

La nuova collezione Autunno-Inverno 2024-25 è un’esperienza artistica che fonde l’universo della moda con l’espressione personale e unica di Francesca Jennifer Puzzo. In un contesto tridimensionale di una scacchiera, la donna J’ESSENTIA emerge come punto focale, indossando abiti che combinano l’eleganza classica con un tocco contemporaneo.

J’ESSENTIA esplora la femminilità moderna con una visione che abbraccia la forza, la sicurezza e l’indipendenza della donna, creando un total look ricco di dettagli. La collezione comprende preziosi foulard in seta, borse gioiello in raso imperiale o pelle saffiano, eleganti calzature e sneaker, offrendo accessori pensati per esprimere personalità ed eleganza.

La novità della nuova FW24-25 è rappresentata anche dalla nuova proposta per l’uomo, che riprende gli stessi elementi distintivi della moda femminile, offrendo così una proposta completa e sofisticata per entrambi i generi.

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La Casa del Volontariato – Il “Condominio” che accoglie, informa e aiuta

Ven, 02/23/2024 - 15:14

Da ex scuola ad hub che ospita 17 associazioni: la casa del volontariato di Gela è un bene comune da preservare e sostenere.

Nata nel 2006 come hub di connessione tra le associazioni, la Casa del Volontariato di Gela oggi conta oltre 100 soci. La struttura, una scuola mai utilizzata a tale scopo, è stata rigenerata per ospitare questo bellissimo progetto. La guida della casa di “cuori e mattoni”, come gli abitanti di Gela amano definirla, è affidata a Gero Bongiorno, in qualità di Presidente, coadiuvato dal dott. Giuseppe Bruno, in qualità di Vicepresidente e Luciana Vitale, in qualità di segretario e tesoriere.

La Casa del Volontariato è un bene comune che ospita 17 associazioni di volontariato per aiutare, formare e accogliere la comunità gelese, dai bambini agli adulti, e che oggi sostiene circa 800 nuclei familiari.

Dai banchi del cibo, all’outlet del vestito, ai progetti di formazione per adulti e giovani, dai corsi di teatro o di ceramica per disabili, la casa di cuori e mattoni, oltre alle associazioni con sede in loco, ospita anche quelle provenienti dai paesi limitrofi.

Questo hub di condivisione, solidarietà e formazione partecipa a vari bandi di progettualità in rete, di attività rivolte sempre ai cittadini e al territorio. Un bene comune da preservare e sostenere.

Oltre alle attività di volontariato svolte dalle associazioni allocate presso la Casa del Volontariato, il 2023 ha visto la partecipazione anche ad eventi e iniziative per coinvolgere tutta la collettività gelese.

È stata riconfermata, per esempio, la collaborazione al progetto della Regione Sicilia, curato dall’Associazione Teatrale Colatalavica di Catania, che ha attirato, formato e portato su grandi palchi teatrali, ragazzi talentuosi della città, con “L’Urlo del Silenzio”, momento di grande riflessione sulla Shoah.

Nello stesso anno, vi è stata la partecipazione insieme ad Ados (donne operate al seno) alla marcia per la vita, al fine di sensibilizzare tutti i cittadini alla prevenzione del tumore al seno.

Aprendo sempre le porte degli spazi comuni della struttura, è stato ospitato l’OPI, l’ordine professionale infermieristico della provincia di Caltanissetta.

È continuata la collaborazione con la cooperativa incaricata dal Comune per la raccolta di indumenti da dismettere, evitando così, il pericolo di abbandono degli stessi per le vie della città di Gela.

Infine, anche per l’anno 2023 e per il terzo anno consecutivo, la Casa del Volontariato ha ricevuto il riconoscimento di qualità siciliana, da parte di Gela le Radici del Futuro.

Tra i progetti più interessanti promossi dalla casa del volontariato, possiamo citare l’Outlet della Sposa, che dona abiti da sposa, offrendo anche un servizio di sartoria; Gela Famiglia, che si occupa di raccogliere beni di prima necessità, dal cibo ai farmaci da banco, per le famiglie più indigenti; la Formica Operosa, che raduna e offre abiti ai più bisognosi; Associazione Diabetici Eschilo, che fornisce assistenza ai bambini e adulti con diabete di tipo 1; Amautismo, che svolge attività tipiche di sostegno, prossimità psicologica alle famiglie con  soggetti affetti da questa disabilità; Diritto e donna, che offre aiuto psicologico e legale alle donne vittime di violenza; l’associazione Un Balocco per amico, che dona un gioco che faccia sorridere i bambini di famiglie indigenti; Il Centro accoglienza Servirti, banco alimentare storico della Casa del Volontariato, che distribuisce pacchi e viveri a circa 150 famiglie al mese.

Un importante ruolo è svolto anche da Cesvop Palermo, che continua a supportare tutti i servizi richiesti, attraverso dei progetti, dalle associazioni del territorio, realizzando molti corsi di formazione e permettendo, ogni anno, di realizzare il Passaporto del Volontariato con tutti gli istituti scolastici della città.

Tra i progetti in programma per il 2024, possiamo citare la Cena di San Giuseppe, in programma il 19 marzo; la “Tavola di San Giuseppe”, un rituale della tradizione siciliana, è un altare decorato con cibi prelibati e speciali, fiori e altri oggetti per ringraziare il Santo dei miracoli ricevuti. In questo caso, sarà tutta la comunità a donare del cibo per sostenere e aiutare il prossimo in un momento di condivisione e aiuto senza condizioni.

Inoltre, a bollire in pentola c’è anche un progetto di sostegno, attraverso un corso di giardinaggio, ai minori che devono scontare la pena al di fuori dell’IPM.

Le attività di solidarietà e sostegno aumentano di anno in anno, come la voglia di estendere la partecipazione alle attività di volontariato anche ai più giovani.

Vi chiederete quale sia la forza che spinga i volontari a proporre, anno dopo anno, le più svariate attività e a far crescere il numero delle associazioni. La risposta si trova in una dichiarazione del presidente della Casa del Volontariato Gero Bongiorno:

Perché continuiamo a farlo? Quanto ci pagano? Queste, alcune delle domande più frequenti che ci vengono rivolte; noi rispondiamo sempre “SI’”, ci pagano e neanche poco! Ci ripagano con un sorriso, con una benedizione, con un grazie sincero, una carezza affettuosa, un abbraccio, con lacrime di gioia…e noi volontari, siamo consapevoli e felici di avere dato qualcosa di prezioso a qualcuno in difficoltà ed è questo il valore inestimabile che ci fa andare avanti nella nostra mission.”

La solidarietà, la condivisione, il mutuo soccorso tra persone facenti parte di una collettività è una cosa bella e nobile e, come tale, ha bisogno di tutto il nostro sostegno.

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“CHANGED BY WOMEN”: la gelese Sophia Giacchi tra le 99 donne che stanno cambiando il mondo

Mar, 02/20/2024 - 18:37

Scommettere sul futuro, ma anche ispirare le prossime generazioni di ragazze che vogliono costruire il loro percorso di vita ed avere un impatto positivo sulla società. Tutto questo è “Changed by Women”, il progetto promosso dalla Università Bocconi di Milano, che raccoglie le storie straordinarie di 99 donne che hanno inseguito il loro sogno e cambiato il futuro.

Sophia Giacchi, cittadina gelese trapiantata a Milano, è stata selezionata tra le 99 donne che, grazie ad impegno, perseveranza e determinazione, sono divenute un esempio di empowerment femminile.

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Management presso l’Università Bocconi e in seguito a esperienze di formazione a Singapore e Barcellona, Sophia ha iniziato la sua ascesa nel mondo del lavoro, fino a diventare Product Manager di Skinceuticals, un brand di cosmetica e cura della pelle appartenente al gruppo L’Oréal.

Sophia ha commentato così questo importante traguardo:

“Sono entusiasta di condividere con voi una straordinaria opportunità! Sono stata selezionata come una delle 99 donne che stanno cambiando il futuro nel progetto “Changed by Women”! È un onore far parte di questa iniziativa dell’Università Bocconi che celebra il coraggio e la determinazione delle donne nel plasmare il nostro mondo.

Sarò intervistata dalla corrispondente italiana del Financial Times, Silvia Sciorilli Borrelli, insieme a donne incredibili come Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e Monica Possa, group chief HR & organization officer di Generali.

Changed by Women è un’opportunità per sfidare le regole già scritte della società e per ispirare le prossime generazioni di donne a perseguire i propri sogni con determinazione.

Non vedo l’ora di condividere questa esperienza e di continuare a sostenere l’empowerment femminile. Unitevi a noi per la presentazione l’08/03/2024 presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi.”

Ci auguriamo che Sophia possa rappresentare un esempio positivo per tutte le ragazze che, partite da una cittadina siciliana con un sogno nella valigia, si sono avventurate verso nuovi lidi alla scoperta del mondo e verso il raggiungimento di nuove e soddisfacenti mete.

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Il film “Lo Sbarco” vince a Parigi il Festival Bridge of Peace

Mar, 01/02/2024 - 18:41

Il docufilm “Lo Sbarco” diretto da Iacopo Patierno ha vinto a Parigi il Bridge Of Peace Film Festival.

Creato in Francia, il Bridge Of Peace Film Festival si pone l’obbiettivo di riflettere e cercare risposte e possibili soluzioni alle problematiche che pervadono il mondo, invaso dalle guerre e dalla violazione dei diritti umani. Tra i vari spunti presentati al festival dai vari autori e cineasti, il film Lo Sbarco ha fatto conoscere una parte della storia del territorio ed ha fatto  arrivare un appello per la pace da Gela.

Giunto alla sua quarta edizione, il Festival è diventato uno dei punti di riferimento della cinematografia indipendente che privilegia nelle sue produzioni le tematiche di attualità della società contemporanea.

Il docufilm “Lo Sbarco”, realizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’operazione Husky, il nome in codice dato allo sbarco degli alleati in Sicilia, ha coinvolto le testimonianze di esperti, cittadini, testimoni dell’epoca e l’attiva partecipazione di studentesse e studenti dell’Istituto Morselli di Gela.

“È sempre bello vincere un Festival – dichiara Patierno – Ricevere un premio in un Festival straniero  ha un valore anche maggiore.”

Il film propone anche una riflessione sui temi di pace e guerra, oggi. “È un periodo molto difficile per il nostro pianeta, insanguinato da conflitti anche vicini a noi. Sembra non ci sia limite alla disumanità. Penso che la pace sia anzitutto convivere serenamente con sé stessi e manifestare il rispetto verso l’altro. Purtroppo c’è chi continua a uccidere, penso che la pace sia ancora lontana e che tutti ci dobbiamo impegnare per essa” afferma il regista.

Il soggetto del film:“Lo Sbarco” segue un gruppo di studentesse e studenti in veste di esploratori della memoria e ricercatori di messaggi di pace. Si immergono nella città di Gela, in Sicilia, alla ricerca della memoria che conserva il tessuto cittadino riguardo all’operazione Husky, lo sbarco delle truppe alleate a Gela avvenuto il 10 luglio 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, un passaggio decisivo per la caduta del fascismo prima e del nazismo poi.

Attraverso le interviste effettuate a cittadine e cittadini, a testimoni dell’epoca, a esperti storici il film indaga il rapporto di quell’evento con i temi di pace e guerra; approfondisce l’impatto che la guerra ha avuto sulla città e sulle persone, sia a livello individuale che collettivo; riprende e registra ricordi e memorie preziosi.

Visitando i luoghi simbolo dei combattimenti nella piana di Gela e sul lungomare, gli esploratori della memoria provano ad immaginare come doveva essere vivere in quel contesto di guerra, impersonificano gli abitanti dell’epoca ed esprimono cosa potessero provare al momento dello sbarco.

Il film esamina anche come la memoria storica possa influenzare il futuro di una città e dei suoi abitanti, stimolare una riflessione sul tema della pace e della guerra al giorno d’oggi.

Quello che “Lo Sbarco” propone è un viaggio tra memoria storica e vita contemporanea; le strade e i molti luoghi nel perimetro adiacente alla città portano ancora i segni dei combattimenti del 1943. Le persone di Gela  lo vivono come un evento lontano e ormai superato, irripetibile? Quali insegnamenti è possibile trovare da quell’evento al giorno d’oggi? E’ possibile trasmettere l’emozione e il senso di urgenza riguardo alla necessità di preservare la memoria storica e di lavorare per la pace?

 

 

“Lo Sbarco” è un film realizzato nell’ambito del progetto Gela Le Radici del Futuro, coordinato da Jacopo Fo e Bruno Patierno, con il sostegno di Eni e il patrocinio della città di Gela.

L'articolo Il film “Lo Sbarco” vince a Parigi il Festival Bridge of Peace proviene da Gela Le radici del Futuro.

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